Disturbo della quiete pubblica: arriva il sequestro preventivo
Si tratta di un procedimento penale, con riferimento all’art. 659, quello applicato lo scorso venerdì nei confronti del titolare del "Dama Dangiò" (wine bar di Noci) che si è visto recapitare, dalle forze dell’ordine, un decreto di sequestro preventivo dell’impianto audio e del gazebo esterno.
Intorno alle ore 22:00, i Carabinieri sono giunti nel locale con il provvedimento di sequestro a firma del Lgt Lorenzo Zaccaria. Questo in esecuzione del decreto disposto dalla Procura della Repubblica di Bari all’indomani di diverse segnalazioni ed esposti per il volume esagerato con cui veniva diffusa la musica fino a tarda notte. I residenti, rivolgendosi direttamente in caserma, avrebbero lamentato più volte il disagio con cui convivevano da diverse settimane/mesi. Così, rimosso l’impianto audio e gli strumenti acustici (compresi quelli del Dj invitato per la serata), le forze dell’ordine hanno posto i sigilli alla struttura con affaccio in Piazza Giovanni Paolo II, in quanto non insonorizzata.
“Oggettivamente non conosco le carte – ha dichiarato il primo cittadino, Domenico Nisi – però, si tratta di un procedimento emesso dalla Procura della Repubblica e non dalla pubblica amministrazione”. Non a conoscenza dei fatti l’assessore, con delega alle attività produttive, Natale Conforti. Intanto sul web è polemica. Ma questa è un’altra storia!